Corriere della Sera

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Porte blindate made in Italy

Bertolotto compra Gardesa

 

di Rita Querzè01 gen 2021

 

"È un anno pieno di promesse quello che inizia alla Bertolotto di Torre San Giorgio, in provincia di Cuneo. L’azienda, tutta italiana, produce porte e complementi d’arredo. Ha acquisito dagli svedesi di Assa Abloy il marchio Gardesa, noto per le porte blindate. Gardesa ha sede in provincia di Piacenza, a Cortemaggiore: impianti e forza lavoro saranno mantenuti. La firma sull’accordo è stata messa alla vigilia di Capodanno, il 30 dicembre, dall’amministratore delegato, Claudio Bertolotto, 40 anni: «Siamo felici di questa unione perché, oltre a valorizzare la forza del marchio Gardesa, mette in comune i valori di due tradizioni che hanno come denominatore comune la continua ricerca di qualità».

Bertolotto non nasconde l’orgoglio per aver fatto tornare italiano un brand che era nato e cresciuto nel nostro Paese. Il marchio Gardesa è nato nel 1979. Nel 2008 è stato acquisito dalla multinazionale svedese con sede a Stoccolma, un colosso con un giro d’affari da 9 miliardi l’anno. Per quanto riguarda Bertolotto, l’azienda è stata fondata nel 1987 da Attilio Bertolotto a Crociera di Barge, in provincia di Cuneo. Originariamente l’azienda si chiamava AB, dalle iniziali del fondatore, oggi settantenne. Nel ‘93, giovanissimo, il figlio Claudio cominciò la sua attività nell’impresa di famiglia, partendo dai compiti più semplici fino a diventarne amministratore delegato nel 2002, poco più che ventenne, e a guidarne la crescita.

 

Oggi la superficie produttiva ha superato i 30 mila metri quadrati. In vista c’è un nuovo intervento di sviluppo su un lotto da circa 11 mila metri quadrati. Bertolotto, inoltre, intende completare l’automazione degli impianti. Nel 1999 l’azienda ha cambiato nome e da AB è diventata Bertolotto. Con l’acquisizione di Gardesa il gruppo potrà contare su oltre 250 dipendenti. Per quanto riguarda il fatturato, Bertolotto si attestava nel 2019 intorno ai 36 milioni. «Abbiamo chiuso il 2020 con un giro d’affari stabile, un risultato che consideriamo davvero straordinario vista la crisi generata dalla pandemia», osserva Claudio Bertolotto. Che aggiunge: «Per il 2021 è presto per fare previsioni. Di certo i due marchi Bertolotto e Gardesa resteranno. La nuova acquisizione ci rafforza in quanto ci permette di completare la gamma dei nostri prodotti».

L’acquisizione di Gardesa è stata fortemente voluta. Le prospettive per il 2021 potrebbero essere buone anche grazie al bonus mobili contenuto in manovra? «Certo, questo incentivo include la spesa per il cambio delle porte interne e di quelle blindate», fa il punto Claudio Bertolotto, che in azienda continua a lavorare con il papà Attilio al suo fianco. Per quanto riguarda il punto di forza che ha permesso a Bertolotto di raccogliere il testimone dagli svedesi, sicuramente ha giocato la capacità di gestire il «su misura» con più disinvoltura e flessibilità rispetto a quanto può fare un colosso come Assa Abloy. Un punto di forza, quest’ultimo, che distingue la manifattura italiana anche in altri comparti."

 

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